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Doppia politica nel Parco
Carlo Vittone su forum monza


maggio 2002 - riunione per il programma a Costa Alta
maggio 2002 - riunione per il programma a Costa Alta - foto Fr.I.

La notizia ha un po' dell'incredibile, ma pare confermata dagli stessi interessati, almeno a quanto risulta dal Cittadino della scorsa settimana. A tre affittuari di tre note cascine del Parco il Comune di Monza richiederà esorbitanti aumenti d'affitto in occasione dei prossimi rinnovi delle convenzioni che regolano la loro presenza nel grande “polmone verde”.
 
Più in particolare si tratta della Cooperativa La Meridiana (che gestisce il centro anziani presso la cascina Costa Bassa), della Cooperativa Meta (che gestisce le attività naturalistico-ricreative per bambini e ragazzi alla Cascina Costa Alta) e della Scuola Agraria del Parco di Monza (che occupa la Cascina Frutteto). A quest'ultima, che fino ad oggi ha pagato un affitto poco più che simbolico, verrebbe richiesto un canone di 183.000 euro l'anno (calcolato in base ad una perizia: eh, già, in fondo è una villa in un parco, i prezzi di mercato sono quelli…) provocando la semplice risposta: “A queste condizioni dovremo cercarci un'altra sede.” Analoghe difficoltà verrebbero procurate anche alle altre due strutture, con anche la minaccia di una fantomatica “gara d'appalto” per la gestione della Costa Alta sulla quale ho ricevuto informazioni riservate assai preoccupanti in merito ai veri scopi.
 
Ricordiamo anzitutto che queste tre cascine, per pieno merito dei loro affittuari, sono oggi tre gioielli del Parco per quanto riguarda la manutenzione e lo stato di conservazione: chi di voi in primavera cerchi un piccolo angolo di paradiso naturalistico in terra faccia un salto alla Costa Alta, alla Costa Bassa o alla Frutteto e vedrà con quale cura maniacale vengono tenute le tre strutture, che all'epoca dell'assegnazione agli attuali affittuari erano malconce e cadenti, come lo sono rimaste molte altre nel Parco.E questo a testimonianza dell'affidabilità degli attuali affittuari.
 
In secondo luogo le attività che vi si svolgono sono attività ad alto contenuto sociale nel campo dell'assistenza diurna agli anziani nel caso della Costa Bassa, dell'educazione ambientale agli adolescenti nel caso della Costa Alta e della formazione di tecnici del verde e di consulenza nel settore nel caso della Frutteto (dove la Scuola di Agraria vanta un primato a livello nazionale). Insomma tre strutture che l'ente pubblico locale dovrebbe tenersi ben strette e anzi favorire con ogni mezzo nelle loro attività. Con il particolare curioso che lo stesso Comune di Monza è in larga parte usufruttuario dei loro servizi tramite apposite convenzioni: sarebbe interessante sapere dove scaricherebbero gli eventuali maggiori costi di affitto i tre locatari se non sullo stesso ente pubblico con cui sono convenzionati, per il quale così quello che entrerebbe dalla porta uscirebbe dalla finestra.
 
Infine andrebbe osservato che in due casi su tre (Meridiana e Meta) si tratta di cooperative ovvero soggetti privi di fini di lucro, mentre nel caso della Frutteto la scuola d'Agraria è un ente morale del cui consiglio di amministrazione fanno parte a pieno diritto rappresentanti pubblici (regione e comune di Monza). Ma tutti e tre vengono trattati alla stregua di un qualsiasi privato che voglia far profitto dalle sue attività nel Parco.
 
E visto che parliamo di Parco, di locazioni e di soldi, non andrebbe dimenticato che il contratto con la Sias per la gestione dell'autodromo (firmato nove anni fa e anch'esso in scadenza) fu all'epoca della sua stipula volutamente calmierato nel canone (esistono i verbali, basta cercarli) per permettere alla società (una SPA, mica una cooperativa) di accantonare le somme necessarie alla demolizione eventuale delle sopraelevate su richiesta dei comuni concedenti. E che siccome tale demolizione non è mai stata richiesta nel periodo di valenza del contratto, oggi quelle somme potrebbero essere facilmente rivendicate dai comuni concedenti (e sono milioni di euro, non noccioline): ma nessuno lo fa da parte del Comune, mentre si stringono cappi al collo a chi si occupa dei nostri anziani, dei nostri bambini e del nostro verde.
 
Deboli con i forti e forti con i deboli. Un film già visto a Monza.
 
C.V.


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  17-29 gennaio 2007